Il Fondo Antonio Pastore e FASI dirigenti: strumenti chiave per la tutela

I dirigenti, oltre ad avere una contrattazione collettiva differente rispetto alle altre categorie lavoratori, hanno la possibilità di aderire ad alcuni fondi o enti bilaterali. Tra questi, troviamo il Fondo Antonio Pastore e il FASI dirigenti (Fondo assistenza sanitaria integrativa). 

Come funziona il Fondo Pastore?

Il Fondo Antonio Pastore è un ente bilaterale costituito da MANAGERITALIA – Federazione Nazionale dei Dirigenti, Quadri e Professional del Commercio, Trasporti, Turismo, Servizi, Terziario avanzato e CONFCOMMERCIO – Imprese per l’Italia, Confederazione Generale Italiana delle Imprese, delle Attività Professionali e del Lavoro Autonomo.

Il Fondo Pastore ha il compito di organizzare forme di previdenza integrativa individuale a favore dei dirigenti assunti o nominati da aziende che applicano il CCNL del Commercio, dei Trasporti, Alberghi, Agenzie Marittime e Magazzini Generali.

Nel dettaglio, l’Associazione si occupa di stipulare e concludere contratti di assicurazione per prestazioni da erogare nei confronti dei dirigenti nonché di incassare i relativi contributi da versare alle imprese assicuratrici a titolo di premio.

Fondo Antonio Pastore: quali sono le prestazioni e come avviene la contribuzione

Il Fondo Antonio Pastore fornisce le prestazioni previste dai singoli CCNL, quali, per esempio, la corresponsione di un importo in caso di invalidità totale o parziale, con conseguente perdita o diminuzione permanente delle proprie capacità lavorative, o il pagamento di una somma in caso di decesso dell’assicurato.

Per i periodi contributivi dal 1° ottobre 2022, la contribuzione ordinaria annua è pari a 5.171,26 euro, di cui 464,76 euro a carico del dirigente, con la possibilità, per un periodo di tempo limitato, di godere di una contribuzione agevolata qualora l’azienda optasse per il pagamento delle sole garanzie di rischio.

Inoltre, aderendo al fondo Pastore, le aziende possono scegliere l’agevolazione contributiva anche per i dirigenti la cui retribuzione lorda sia inferiore a 65.000,00 euro annui riferiti al contratto a tempo pieno. Tale agevolazione prevede il pagamento dei contributi solo per la garanzia infortuni professionali ed extra professionali per una durata pari a 3 anni.

Cos’è il FASI dirigenti?

Per quanto riguarda il FASI Dirigenti, invece, parliamo del Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa (previsto e regolamentato dal TUIR) nato nel 1977 su iniziativa sindacale e trasformato nel 1982 in un ente a gestione paritetica tra Confindustria e Federmanager.

Il fondo FASI ha fini esclusivamente assistenziali e si occupa di erogare ai dirigenti assistenza e prestazioni integrative di assistenza socio-sanitaria, tra i quali rientrano per esempio:

  • gli interventi chirurgici;
  • i ricoveri con degenza con o senza intervento per forme morbose acute e per patologie croniche in residenze sanitarie assistenziali, pubbliche o private; 
  • le cure e le protesi odontoiatriche; 
  • le visite specialistiche, 
  • gli accertamenti diagnostici. 

Possono iscriversi al FASI dirigenti coloro che sono in servizio presso aziende che applicano un contratto collettivo nazionale di lavoro aderente e, in determinate condizioni, anche i dirigenti pensionati e le garanzie e le tutele del fondo possono essere estese anche ai componenti del nucleo familiare.

Come funzionano i contributi da versare al Fondo FASI

I contributi da versare al FASI dirigenti possono variare nel tempo. Per l’anno 2023, per esempio, i contributi a carico dell’azienda per l’assistenza dei propri dirigenti in servizio erano:

  • 2.180,00 euro all’anno per ciascun dirigente, se iscritto al fondo;
  • 1.600,00 euro all’anno per ciascun dirigente, anche se non iscritto al fondo.

Per le aziende, invece, che non utilizzano il fondo FASI per l’assistenza dei propri dirigenti in servizio ma che si avvalgono di un fondo alternativo, i contributi erano 2.500,00 euro annuali per ciascun dirigente 

A carico dei dirigenti in servizio, invece, i contributi erano pari a 1.120,00 euro annuali.

Inoltre, il regolamento del FASI dirigenti prevede una quota di ingresso a carico dei dirigenti che si iscrivano o reiscrivano al fondo, pari a 500,00 euro, che potrà essere maggiorata fino a 1.500,00 euro in particolari casi (come, per esempio, i dirigenti neo-promossi o assunti per la prima volta con la qualifica di dirigente, se la domanda di iscrizione è inoltrata oltre 18 mesi dalla nomina o dalla assunzione).

In altre ipotesi, invece, tale quota non è dovuta come, ad esempio, per i dirigenti neo promossi o assunti per la prima volta con la qualifica di dirigente, purché la domanda di iscrizione sia inoltrata al fondo Fasi, con le modalità previste, entro 6 mesi dalla nomina o dall’assunzione.

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