È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 301 il Decreto Legislativo n.209 del 27 dicembre 2023 che introduce delle novità significative in materia di fiscalità internazionale. In materia di lavoro la riforma punta l’attenzione su due aspetti principali: la residenza delle persone fisiche e un nuovo regime agevolato per i lavoratori impatriati.
Quali sono le novità principali della riforma sulla fiscalità internazionale?
La prima novità fa riferimento alla residenza delle persone fisiche. Il Decreto in commento ha ampliato la platea dei contribuenti residenti in Italia.
La seconda novità, in materia di lavoro, fa riferimento al nuovo regime agevolato destinato ai lavoratori impatriati, rendendo i requisiti di accesso più stringenti a partire dal 2024. Questa normativa è rivolta a coloro che trasferiscono in Italia la loro residenza a decorrere dall’anno d’imposta 2024 e che producono redditi da lavoro dipendente, redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente e redditi di lavoro autonomo derivanti dall’esercizio di arti e professioni.
Nel caso in cui il lavoratore trasferito in Italia abbia figli minori, potrà ricevere ulteriori agevolazioni in merito.
Clausole di salvaguardia
La disciplina del regime prevede, inoltre, due clausole di salvaguardia:
- le regole preesistenti continuano ad applicarsi per chi ha trasferito la residenza entro il 31 dicembre 2023;
- per coloro che trasferiscono la residenza nel 2024, il regime si applica per ulteriori 3 periodi d’imposta nel caso in cui il lavoratore sia divenuto proprietario, entro il 31 dicembre 2023, di un’unità immobiliare di tipo residenziale adibita a abitazione principale in Italia.
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