Il rinnovo del CCNL Dirigenti Terziario, Distribuzione e Servizi 2026–2028 introduce cambiamenti rilevanti su stipendi, welfare, previdenza e agevolazioni contributive.
Il nuovo contratto entra in vigore dal 1° gennaio 2026 e avrà validità fino al 31 dicembre 2028, offrendo a aziende e dirigenti un orizzonte triennale di stabilità sia sul piano economico sia su quello normativo.
Aumenti salariali CCNL Dirigenti Terziario 2026–2028
Uno degli aspetti centrali del rinnovo riguarda gli aumenti retributivi.
L’incremento complessivo previsto è pari a 800 euro lordi mensili, distribuiti progressivamente nel triennio contrattuale.
Quanto aumenta lo stipendio dei dirigenti del terziario?
- aumento graduale dei minimi contrattuali
- minimo mensile che supererà i 5.100 euro nel 2028
- aumenti non assorbibili da trattamenti individuali già in essere, salvo specifiche anticipazioni riconosciute nel 2025
Una misura che rafforza il potere d’acquisto e tutela il valore della retribuzione contrattuale.
Welfare nel CCNL Dirigenti Terziario: cosa cambia dal 2026
Il rinnovo consolida il ruolo del welfare come leva strategica, confermando per tutto il triennio un credito welfare annuo minimo di 1.500 euro. Si tratta di un importo che si aggiunge a eventuali piani di flexible benefits aziendali e che viene riconosciuto anche in caso di assunzione o nomina nel corso dell’anno.
Particolarmente rilevante la flessibilità nella gestione dei crediti non utilizzati, che potranno essere rinviati all’anno successivo o destinati alla previdenza complementare. Un approccio che valorizza la personalizzazione e la continuità del beneficio.
Formazione manageriale e politiche attive: le novità CFMT
Sul fronte della formazione manageriale e dell’outplacement, il contratto introduce una riduzione dei costi legati al CFMT. Dal 2026 al 2028 l’incremento contributivo annuo sarà più contenuto rispetto al passato, alleggerendo l’impatto economico sia per le aziende sia per i dirigenti, senza ridurre l’accesso ai programmi di aggiornamento e alle politiche attive per la ricollocazione.
Previdenza complementare: rafforzato il Fondo Mario Negri
Il rinnovo interviene anche sulla previdenza complementare, rafforzando in modo progressivo il contributo a carico delle aziende verso il Fondo Mario Negri. Parallelamente, viene richiesto un maggiore impegno anche ai dirigenti, con il raddoppio del contributo ordinario a loro carico a partire dal 2026.
L’obiettivo è chiaro: garantire maggiore sostenibilità al sistema previdenziale e assicurare tutele più solide nel lungo periodo, in linea con le indicazioni della COVIP.
Polizza infortuni dirigenti: tutele aggiornate
A partire dal 2026 aumenta il costo della Garanzia Infortuni Antonio Pastore, con un premio annuo più elevato rispetto al passato. Contestualmente, viene aggiornata la disciplina sull’invalidità permanente parziale, introducendo soglie minime e franchigie che rendono la copertura più strutturata e coerente con l’evoluzione normativa.
Agevolazioni contributive CCNL Dirigenti: nuove regole per aziende e PMI
Uno dei capitoli più rilevanti riguarda la rimodulazione delle agevolazioni contributive, pensata per favorire l’ingresso dei dirigenti nelle PMI e l’utilizzo di figure come i Temporary Manager. Dal 2026 le agevolazioni non saranno più legate all’età, ma potranno essere utilizzate una sola volta nella carriera e per periodi limitati.
Accanto alle misure strutturali, viene introdotta una disciplina sperimentale, valida fino alla fine del 2026, rivolta alle aziende che inseriscono per la prima volta una figura dirigenziale. Il sistema sarà monitorato nel tempo per evitare squilibri e garantire sostenibilità.
Dirigenti senior e ricambio generazionale
Il contratto apre anche a nuove forme di invecchiamento attivo, consentendo ai dirigenti prossimi alla pensione di rientrare con contratti a termine o part-time, spesso con funzioni di mentoring e tutoraggio. Una scelta che punta a trattenere competenze strategiche e favorire il passaggio generazionale nei ruoli apicali.
Più tutele nei momenti di transizione professionale
Vengono infine riviste le politiche legate alla cessazione del rapporto di lavoro, con una riduzione del contributo dovuto al CFMT per le procedure di outplacement e un’estensione delle fattispecie che ne prevedono l’applicazione. Particolare attenzione è riservata ai dirigenti più anziani e a chi si trova ad affrontare gravi patologie, per i quali viene garantita la continuità delle coperture sanitarie.
CCNL Dirigenti Terziario 2026–2028: un modello di management più sostenibile
Nel complesso, il rinnovo del CCNL Dirigenti Terziario 2026–2028 delinea un equilibrio più maturo tra crescita economica, welfare, previdenza e politiche attive.
In sintesi, cosa prevede il nuovo CCNL Dirigenti Terziario 2026–2028:
- aumenti salariali fino a 800 euro lordi mensili nel triennio
- welfare annuo confermato a 1.500 euro
- rafforzamento della previdenza complementare
- nuove regole per agevolazioni contributive e PMI
- più tutele nei momenti di transizione professionale
Un contratto che non si limita ad aggiornare i numeri, ma ridefinisce il ruolo del dirigente all’interno di un mercato del lavoro in continua trasformazione.


