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Fringe benefits – innalzamento soglia

fringe benefits per lavoratori con figli a carico

Fringe benefits – innalzamento soglia

Innalzamento della soglia di esenzione dei fringe benefits per i lavoratori con figli a carico

Con riferimento al Decreto Legge n. 48 del 2023 (noto come “Decreto Lavoro”), attualmente in fase di conversione al Senato, desideriamo fornire ulteriori precisazioni riguardo all’aumento della soglia di esenzione dei fringe benefits a 3.000,00 euro, destinato esclusivamente ai lavoratori con figli a carico. In relazione a ciò, abbiamo riscontrato alcune problematiche nell’applicazione di tale norma, anche dal punto di vista operativo, e con la presente cerchiamo di chiarire cosa si intende per “figli a carico” e come si applica correttamente e si gestisce sul cedolino.

L’articolo 40 del suddetto Decreto prevede che, limitatamente all’anno fiscale 2023, non concorrono a formare il reddito – entro il limite complessivo di 3.000,00 euro – il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico. Questo include i figli riconosciuti nati fuori dal matrimonio, i figli adottivi o affidati. Per questi ultimi, il reddito complessivo nell’anno fiscale di riferimento non deve superare la soglia di 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili, che può essere elevata a 4.000,00 euro per i figli di età non superiore a 24 anni, secondo l’articolo 12, comma 2, del d.P.R. n. 917 del 1986, noto come TUIR.

Come distribuire il benefit?

Dato quanto sopra, al momento resta ancora da chiarire se sia possibile distribuire il beneficio tra entrambi i genitori nel caso in cui i figli siano a carico di entrambi e, in tal caso, con quale proporzione. Inoltre, è necessario comprendere come comportarsi in caso di separazione, divorzio e affidamento congiunto dei figli. In attesa di chiarimenti da parte del legislatore o dell’Amministrazione finanziaria, tenendo conto anche delle possibili modifiche nella fase di conversione in legge, riteniamo che le soluzioni possibili siano le seguenti:

  1. Applicare momentaneamente a tutti i lavoratori, compresi quelli con figli a carico, la soglia ordinaria del fringe benefit prevista dall’articolo 51, comma 3, del TUIR (258,53 euro) e fare eventuali conguagli in un secondo momento.
  2. Applicare fin da subito la soglia del fringe benefit di 3.000,00 euro ai lavoratori che ne facciano richiesta, riservandosi, anche in questo caso, di effettuare successivamente eventuali conguagli, una volta ottenute le necessarie precisazioni.

Per il momento, consigliamo di adottare l’opzione 1, con l’obiettivo di effettuare i necessari conguagli non appena possibile. Inoltre, affinché i lavoratori interessati possano usufruire di tale beneficio, dovranno presentare al proprio datore di lavoro una richiesta scritta.

Chiarimenti Agenzia delle Entrate

In merito alle criticità sopra riportate, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta con la Circolare n.23/E del 1° agosto 2023, confermando che l’agevolazione si applica ad ogni genitore con un figlio a carico, anche nel caso in cui il figlio sia a carico di entrambi i genitori fiscalmente. 

Inoltre, se il contribuente percepisce l’assegno unico e universale per il figlio, può comunque beneficiare dell’agevolazione, anche se non può usufruire della detrazione fiscale per figli a carico. 

In aggiunta, l’agevolazione spetta anche ad entrambi i genitori che decidono di assegnare l’intera detrazione fiscale a quello con il reddito più elevato. 

Infine, ricordiamo che per essere considerati fiscalmente a carico, i figli devono avere un reddito non superiore a 2.840,51 euro, elevabile a 4.000,00 euro per i figli di età non superiore a 24 anni. Tale condizione deve essere verificata al 31 dicembre di ogni anno. 

Come beneficiare dell’agevolazione? 

Per beneficiare dell’agevolazione, il lavoratore dipendente dovrà dichiarare preventivamente il diritto e indicare il codice fiscale del figlio o dei figli a carico, conservando la documentazione per eventuali controlli. Inoltre, la trasmissione dell’informativa alle rappresentanze sindacali unitaria (RSU) può essere effettuata prima o dopo l’applicazione del beneficio, ma comunque entro la chiusura del periodo d’imposta. 

Scarica le circolari per visionare nel dettaglio le novità e scaricare la “Dichiarazione Sostitutiva” del lavoratore da compilare.

I nostri Consulenti sono sempre a vostra disposizione in caso di chiarimenti. 
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“Decreto Aiuti Quater”: misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti

decreto aiuti quater

“Decreto Aiuti Quater”: misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti

È arrivata una svolta nel settore energetico grazie al recente “Decreto Aiuti Quater”  approvato dal Consiglio dei Ministri. Questa nuova legge introduce misure urgenti per l’energia elettrica, il gas naturale e i carburanti, con l’obiettivo di sostenere i lavoratori dipendenti. Un’importante novità riguarda l’innalzamento della soglia di esenzione delle erogazioni liberali di beni e servizi, con una misura di welfare aziendale che promette di incrementare gli stipendi dei dipendenti. Scopriamo insieme tutti i dettagli e come beneficiare di queste innovazioni. 

Le nuove misure per il welfare aziendale

Il Decreto aiuti quater rappresenta un’importante evoluzione del precedente decreto. In particolare, per l’anno in corso, la soglia di esenzione delle erogazioni liberali di beni e servizi ai lavoratori dipendenti è stata portata a 3.000 euro, rispetto ai precedenti 600 euro. Questo significa che i “fringe benefits”, ossia i benefici in natura o ceduti dai datori di lavoro ai dipendenti, non concorreranno alla formazione del reddito fino a questo limite, offrendo così una maggiore possibilità di sostenere economicamente i lavoratori. 

Benefici estesi alle utenze domestiche

Le novità del decreto aiuti quater includono anche il rimborso delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale. Questa iniziativa permette ai datori di lavoro di fornire ulteriori benefici ai propri dipendenti, garantendo così una maggiore tranquillità economica. Le utenze considerate comprendono anche quelle intestate al condominio, favorendo i dipendenti che usufruiscono di alloggi in locazione. 

Modalità di applicazione

Per garantire una corretta gestione dei fringe benefits e l’esonero fiscale, i datori di lavoro dovranno acquisire e conservare la documentazione che giustifica le spese sostenute per le utenze. In alternativa, potranno richiedere una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, con il lavoratore che attesti di essere in possesso della documentazione comprovante il pagamento delle utenze domestiche. È importante evitare che queste spese vengano richieste più volte per beneficiare dell’esenzione fiscale. 

Superamento della soglia di esenzione

Qualora il valore complessivo dei fringe benefits superi i 3000 euro, si applicherà il regime fiscale standard. In questi casi, l’intero importo sarà soggetto a tassazione. È quindi fondamentale gestire con attenzione questa situazione per evitare inconvenienti fiscali. 

Bonus carburante e innovazione fiscale 

È importante sottolineare che il bonus carburante, regolamentato dall’articolo 2 del Decreto Legge n. 21/2022, rappresenta un’agevolazione diversa e autonoma rispetto alle nuove misure introdotte dal Decreto Aiuti quater. Queste iniziative possono essere cumulate, con un tetto massimo di 3200 euro di benefici totali per ciascun lavoratore dipendente. 

Scarica la circolare e non perderti tutte le novità in merito di fringe benefits.  

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