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Proroga procedura semplificata smart working

proroga comunicazione smart working

Proroga procedura semplificata smart working

Nella Gazzetta Ufficiale n.70 del 24 marzo è stato pubblicato il Decreto – Legge del 24 marzo 2022, il quale dichiara le nuove disposizioni per le misure di contrasto per la diffusione dell’epidemia da Covid-19, successivamente alla cessazione dello stato di emergenza.

Segnaliamo che è stata introdotta una proroga per la procedura semplificata per comunicare lo Smart Working, ossia al 30 giungo 2022. Fin ad allora, si utilizzerà la procedura semplificata per il caricamento delle comunicazioni di smart working, successivo ad accordi individuali. 

Scarica la circolare redatta appositamente dai nostri Consulenti del lavoro per scoprire di più.

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Smart Working: procedura semplificata dal 31 marzo 2022

procedura semplificata dello smart working

Smart Working: procedura semplificata dal 31 marzo 2022

È stato emanato un emendamento per quanto riguarda la conversone in Legge del Decreto – Legge n.4 del 27 gennaio 2022 (cd. “Decreto Sostegni Ter”), in riferimento alla procedura semplificata dello smart working dopo il 31 marzo.

Comunicazione che deve avvenire obbligatoriamente dai datori di lavoro e inviata al Ministero del Lavoro (tramite Cliclavoro) con i nominativi dei lavoratori e la data di inizio e di fine del lavoro in modalità agile.

La procedura semplificata sarà resa accessibile a partire dal prossimo 1° aprile, dopo la presumibile cessazione dello stato di emergenza. Da questa data, quindi, si torna all’obbligo di stipulare l’accordo individuale per lo smart working previsto dalla legge del 2017, con la restante procedura amministrativa semplificata.

Scarica la circolare per leggere nel dettaglio ciò che i nostri consulenti del lavoro hanno scritto appositamente.

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Lavoro agile: le criticità inerenti la semplificazione della richiesta dello smart working.

criticità dello smart working

Lavoro agile: le criticità inerenti la semplificazione della richiesta dello smart working.

Sfide del lavoro agile 

Recentemente abbiamo potuto notare che lo scopo iniziale dello smart working, concepito come uno strumento per bilanciare impegni personali e professionali, sta subendo un cambiamento. 

Proprio per questo i dipendenti si stanno ponendo molti interrogativi ma senza ricevere risposte. 

Legge 81 del 2017: normativa che regola lo smart working

Tra le preoccupazioni sorte nei dipendenti troviamo un quesito molto importante e comune: “come gestire gli infortuni e definire gli orari di lavoro coerenti?”. È in quest’occasione che interviene l’articolo 81 del 2017 che regolamenta lo smart working. Questa normativa richiedeva accordi individuali depositati sul portale Cliclavoro, includenti dettagli contrattuali. 

Tuttavia, l’introduzione di una procedura semplificata, consentendo alle aziende di comunicare solo i nomi dei dipendenti, ha comportato dei problemi. Queste aziende, ignorando la necessità di sottoscrivere tali accordi, hanno perso alcuni dei lori diritti. Quindi, senza una regolamentazione contrattuale, le aziende faticano ad applicare misure disciplinari. 

Ad esempio, i dipendenti potrebbero obiettare che le otto ore lavorative tradizionali non si applicano quando si lavora da casa, considerando le diverse circostanze come le lezioni online per i figli o la connessione internet instabile. Senza un accordo, i datori di lavoro trovano difficile far rispettare le regole aziendali. 

La semplificazione della procedura di richiesta dello smart working: vantaggi o svantaggi?

La semplificazione del processo di richiesta, tramite un portale online, ha accelerato le procedure. Tuttavia, l’uso improprio dello smart working durante l’emergenza epidemiologica ha creato problemi. Gli esperti legali del lavoro notano una mancanza di regolamentazione non normativa, nonostante la legge 81/2017. 

Tra i punti critici emersi c’è l’interpretazione errata della semplificazione ha permesso alle aziende di adottare il lavoro agile senza depositare accordi individuali. Tuttavia, ciò non esclude la necessità di stipulare questi accordi con i dipendenti. 

Nonostante queste sfide, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri invita le aziende a implementare il lavoro agile per attività che lo consentono. Questo ha portato a una proroga semplificata dello smart working fino a dicembre 2021, come previsto dal Decreto Riaperture.

Vista l’incomprensione di queste linee guida create per tamponare la situazione e gestire questa nuova modalità lavorativa, tanto amata dalla maggior parte di dipendenti e imprese, siamo consapevoli che adesso la situazione stia dilagando. Per questo consigliamo sempre di rivolgersi ad esperti del settore come i nostri Consulenti del Lavoro che hanno assistito tante aziende consigliando loro di dare voce tramite la sottoscrizione di un accordo a questa nuova forma mentis che potrebbe diventare una pratica comune in un futuro non così poi tanto lontano.

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