Aggiornamento importante sulle spese di trasferta all’estero per i collaboratori
Fino a poco tempo fa, per non far concorrere al reddito imponibile i rimborsi per vitto, alloggio, viaggio e trasporto dei tuoi collaboratori in trasferta, era necessaria la tracciabilità dei pagamenti, anche per le spese sostenute all’estero.
Ma le cose sono cambiate! Il Decreto-legge 17 giugno 2025, n. 84, ha modificato l’articolo 51, comma 5, del TUIR. Ora, l’obbligo di tracciabilità si applica solo alle spese sostenute sul territorio italiano.
Questo significa che, a partire dal 1° gennaio 2025, per i rimborsi spese dei collaboratori in missione o trasferta all’estero, non è più richiesta la tracciabilità del pagamento ai fini della non imponibilità. Questa interpretazione è stata anche confermata dall’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 188 del 2025.
Scaria la circolare per maggiori dettagli.