Come leggere la busta paga?

Sai come leggere la busta paga? Ti sveliamo i segreti nascosti dietro ogni sezione, guidandoti passo dopo passo verso la comprensione totale.

La busta paga, definita anche cedolino paga o prospetto paga, è un documento che il datore di lavoro è obbligato a consegnare ai propri dipendenti con il riconoscimento della retribuzione.

Conformemente all’articolo 1 della Legge n.4 del 1953, è necessario che nella busta paga siano indicati le informazioni riguardante il lavoratore: nome, cognome e qualifica professionale. inoltre, devono essere indicati il periodo al quale la retribuzione di riferimento e tutti gli elementi che costituiscono tale retribuzione, inclusi quelli di natura contrattuale e individuale. In maniera distinta, è altresì obbligatorio specificare le detrazioni fiscali e previdenziali effettuate. Infine, il cedolino deve essere sottoscritto con la firma, sigla o timbro del datore di lavoro o di un rappresentante autorizzato.

Per capire attentamente come leggere la busta paga dobbiamo partire dal conoscere la sua struttura:

  1. la testa
  2. il corpo
  3. il piede

Analizziamole insieme nel dettaglio.

La testa della busta paga

Nella prima parte del cedolino paga vengono riportati i dati riguardante:

  • il datore di lavoro;
  • l’indicazione di unità locali o centri di costo eventualmente presenti;
  • le posizioni INAIL e INPS;
  • il periodo al quale si riferisce la retribuzione;
  • i dati del lavoratore (come data di nascita, codice fiscale e data di assunzione);
  • il contratto collettivo nazionale applicato, unitamente alla qualifica, al livello di inquadramento e ad alcune caratteristiche distintive del rapporto di lavoro (per esempio, la tipologia di part time con la relativa percentuale ed eventuali sgravi contributivi).

Nella parte successiva della busta paga sono riportate ulteriori informazioni, quali:

  • le settimane INPS,
  • i giorni INPS,
  • i giorni e le ore minimale,
  • i giorni e le ore ordinari lavorati,
  • le ore straordinarie
  • i giorni di detrazioni.

Alla fine della prima sezione, troviamo gli elementi che compongono la retribuzione lorda. Subito sotto, troviamo una tabella.

Per comprendere al meglio come leggere una busta paga, questa parte è molto importante perché qui sono indicate tutte le voci che compongono la retribuzione, come la paga base (il minimo tabellare previsto dal CCNL applicato), un eventuale superminimo individuale ed ulteriori singoli elementi previsti dalla contrattazione collettiva.

Da ultimo, nella parte sinistra del cedolino paga troviamo anche il prossimo scatto di anzianità. Nel dettaglio, gli scatti di anzianità sono degli aumenti della retribuzione già previsti in automatico dai diversi CCNL, correlati direttamente all’anzianità in azienda del lavoratore e alla sua qualifica; di fatto, essi costituiscono il riconoscimento in termini economici della maggiore professionalità che si presume il lavoratore acquisisca continuando a restare nella stessa azienda.

Una volta raggiunto il primo scatto di anzianità (generalmente, un periodo variabile da uno a tre anni), quest’ultimo comparirà tra gli elementi di paga che contribuiscono a formare la retribuzione lorda.

Il corpo della busta paga

Continuiamo la nostra lettura della busta paga con il corpo della stessa, nella quale troviamo cinque colonne:

  • voci variabili del mese: Qui sono riportate tutte le voci retributive (e non solo) del mese di riferimento, come la retribuzione lorda ed eventuali ulteriori elementi (lavoro straordinario, notturno e festivo, tredicesima ed eventuale quattordicesima, anticipi del t.f.r., le trattenute previdenziali – INPS e INAIL – e fiscali a carico del lavoratore) e, da ultimo, la quota del t.f.r. che è stata accantonata nel mese;
  • importo base: In questa colonna del cedolino paga troviamo l’importo utilizzato come base di calcolo per la riga di riferimento;
  • riferimento: Qui sono indicate i giorni o le ore che sono stati pagati nel mese di riferimento (per le voci retributive) e la percentuale delle trattenute (per le voci che riguardano le trattenute a carico del lavoratore);
  • trattenute: In questa colonna sono presenti tutti gli importi in euro relativi alle trattenute effettuate nel mese di riferimento direttamente dal datore di lavoro, tra le quali troviamo, per esempio, le imposte, i contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi. Di conseguenza, qui sono indicate le voci del mese che andranno a ridurre l’importo della retribuzione lorda;
  • competenze: In questa colonna del cedolino paga sono indicati in euro tutti i valori positivi che andranno a incrementare l’importo della retribuzione (le maggiorazioni per il lavoro straordinario, notturno e festivo, tredicesima ed eventuale quattordicesima, anticipi del t.f.r., eventuali esoneri contributivi di cui beneficia il lavoratore, ecc.).

Il piede della busta paga

Per ultimo, non per importanza, vediamo il piede della busta paga, parte in cui sono riportati i dati relativi al t.f.r. (nell’ordine, da sinistra verso destra: quanto risulta accantonato al 31 dicembre dell’anno precedente, l’importo della rivalutazione monetaria, la quota di t.f.r. accantonata nel corso dell’anno solare, la quota di t.f.r. eventualmente versata ai fondi di previdenza complementare e gli eventuali anticipi di t.f.r. percepiti dal lavoratore).

Continuando la lettura del cedolino paga, troviamo la situazione aggiornata dei ratei di ferie e permessi. Nel dettaglio, le ferie rappresentano un periodo di interruzione dall’attività a cui il lavoratore ha diritto in forza del principio costituzionale sancito dall’Art. 36. Tali periodi sono necessari al lavoratore per riposarsi e rilassarsi.

I permessi, invece, sono regolati dalla contrattazione collettiva e permettono al lavoratore di assentarsi per brevi periodi, in via generale su base oraria.

Anche per le ferie e i permessi, nella parte bassa della busta paga troviamo i dati aggiornati (nell’ordine, da sinistra verso destra: il residuo Anno Precedente, dove sono indicati le ferie e i permessi maturati e non goduti alla 31 dicembre dell’anno solare precedente, i ratei maturati nell’anno in corso, i ratei goduti nel corso dell’anno e il saldo).

Successivamente, troviamo una riga in cui sono indicate le eventuali comunicazioni del datore di lavoro e la situazione degli assegni familiari. A riguardo, ricordiamo che a partire dal 1° marzo 2022 questi ultimi sono stati sostituiti dall’Assegno Unico, erogato direttamente dall’INPS. Di conseguenza, in questa parte della busta paga potremo trovare soltanto gli eventuali arretrati degli anni precedenti.

Da ultimo, in basso a destra, è indicato l’importo netto (differenza tra competenze e trattenute indicate nel corpo del cedolino) che il lavoratore riceverà come stipendio, calcolato in base alle competenze e alle trattenute del mese, e i dati bancari, quali banca di appoggio e codice IBAN del lavoratore.

Siamo fiduciosi del fatto che adesso saprai rispondere perfettamente alla domanda “Come si legge una busta paga?”.

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