Tutto quello che c’è da sapere sui permessi di lavoro

Come noto, i lavoratori dipendenti hanno il diritto di assentarsi dal lavoro beneficiando di permessi di lavoro retribuiti come, per esempio, per motivi di studio, di salute o in caso di lutto.

Oggi vi parleremo di due particolari casi, permessi per donazione sangue – midollo osseo e, in vista delle prossime elezioni di giugno, permessi elettorali.

Ogni contratto collettivo può disciplinare tali fattispecie; per tali ragioni, di seguito analizzeremo insieme quanto previsto in via generale dall’ordinamento nazionale.

Come funzionano i permessi per donazione sangue?

Per quanto riguarda i permessi per donazione sangue, il lavoratore dipendente che dona gratuitamente il proprio sangue (minimo 250 milligrammi) ha il diritto di astenersi dal lavoro per l’intera giornata senza perdere la normale retribuzione, per un massimo di 4 volte l’anno.

Per garantire il permesso di lavoro, il prelievo deve essere di almeno 250 milligrammi e deve essere effettuato presso un centro di raccolta (fisso, mobile, centro trasfusionale o centro di produzione di emoderivati) autorizzato dal Ministero della salute.

Dopo aver effettuato la donazione, il lavoratore dovrà presentare al proprio datore la documentazione medica attestante l’avvenuta donazione. La retribuzione è garantita anche nei casi di inidoneità alla donazione (motivi di salute, mancata decorrenza dei termini di sospensione tra una donazione e l’altra, ecc.), limitatamente al tempo necessario all’accertamento della predetta inidoneità.

Al lavoratore, inoltre, spetta anche la contribuzione figurativa per le ore non lavorate nella giornata di donazione.

La retribuzione è anticipata dal datore di lavoro, il quale successivamente potrà chiedere all’INPS il rimborso o il conguaglio delle retribuzioni corrisposte ai lavoratori per le ore non lavorate nella giornata di donazione.

Come funzionano i permessi di lavoro per la donazione di midollo osseo?

Oltre alla donazione di sangue, anche i lavoratori che donano il midollo osseo hanno diritto ai giorni di permessi di lavoro retribuiti per tutti i giorni necessari agli atti preliminari alla donazione (individuazione dei dati genetici), per i prelievi necessari per accertare in modo approfondito la compatibilità con i pazienti in attesa di trapianto, per il giorno del trapianto e i giorni successivi per il recupero delle energie.

Anche in questo caso, il lavoratore ha diritto ai contributi figurativi e alla normale retribuzione, la quale sarà sempre anticipata dal datore di lavoro e rimborsata o conguagliata a carico dell’INPS.

Come si possono richiedere i permessi elettorali?

Così come nel caso di permessi per le donazioni, il lavoratore può richiedere i permessi elettorali, poiché anche le elezioni possono avere una rilevanza in ordine alla gestione del rapporto di lavoro.

Ai sensi della legge 21 marzo 1990, n. 53, i lavoratori chiamati ad adempiere le funzioni presso i seggi elettorali (presidenti di seggio, scrutatori, segretari e rappresentanti di lista o di gruppo o del comitato promotore) in caso di consultazioni di qualunque natura (referendum, elezioni europee, politiche, amministrative ed eventuali ballottaggi), hanno diritto a permessi di lavoro e ad assentarsi dal lavoro per tutto il periodo corrispondente alla durata delle operazioni (quindi già dal giorno in cui si costituisce il seggio e hanno inizio le operazioni preliminari) e a percepire il normale trattamento economico che sarebbe loro spettato qualora avessero prestato l’attività lavorativa, oltre ai trattamenti assicurativi e previdenziali.

Inoltre, i lavoratori possono richiedere il permesso elettorale per l’intera giornata indipendentemente dal numero di ore nelle quali sono stati impegnati ai seggi e dal fatto che le ore coincidano oppure no con il proprio orario lavorativo (ad esempio, in caso di operazioni di scrutinio che terminino le prime ore del mattino della giornata successiva al giorno delle votazioni, il lavoratore avrà diritto di assentarsi dal lavoro per tale intera giornata).

Per i giorni festivi e non lavorativi (il sabato, qualora il lavoratore presti l’attività dal lunedì al venerdì, e la domenica) è possibile, in via alternativa e a scelta del lavoratore:

  • il pagamento di una giornata di lavoro, in aggiunta all’ordinaria retribuzione mensile;
  • la fruizione di un giorno di riposo compensativo (da fruire nel più breve tempo possibile e da concordarsi con il datore di lavoro).

Per poter godere del permesso di lavoro, il lavoratore deve presentare al proprio datore di lavoro idonea documentazione (certificato in cui si attesta l’effettiva presenza al seggio elettorale).

Nonostante la Costituzione preveda che l’esercizio del voto sia un dovere civico, si ricorda che i permessi elettorali, in linea generale, non sono previsti per i lavoratori che devono recarsi nel proprio luogo di residenza per poter votare.

Di seguito una sintesi del trattamento delle giornate dedicate alle attività elettorali:

Tipologia di giornataTrattamento dell’assenza
Giorni lavorativi al seggioAssenza retribuita
Giorni festivi o non lavorativi al seggioAlternativamente:
– giornate di riposo compensativo
– giornate di retribuzione aggiuntiva
Scrutinio protratto oltre mezzanotte Assenza retributiva per l’intera giornata lavorativa

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